.png)
Parliamo di buoni propositi.
Ogni ultimo dell’anno, compilo una bella lista di obiettivi che vorrei raggiungere durante l’anno avvenire. Spesso riesco a realizzarne la maggior parte, spesso pochissimi o, come l’altro anno, quasi nessuno. Per me è utile poter realizzare e concretizzare il percorso che ho tracciato durante gli anni, mi aiuta a capire verso che direzione sto andando, se sto migliorando o se devo cambiare modo di fare. Quindi, alla domanda: “E’ utile stilare la lista dei buoni propositi?”, io rispondo “si”. Vorrei condividere con voi, quindi, come stilo la mia lista e cosa significa per me, con la speranza di poter motivare qualcuno a migliorarsi e a fare sempre di più.
Per stilare la mia lista di buoni propositi per l’anno nuovo, affronto quattro punti:
-Analisi anno trascorso;
-Domande da pormi;
-Cosa ho imparato;
-I miei nuovi obiettivi.
Punto Uno: Analisi anno trascorso.
La prima cosa che faccio è rileggere la lista dei buoni propositi dell’anno precedente (solitamente
la metto in una busta delle lettere, e la sistemo in un posto che so che mi ricorderò). La rileggo punto per punto, e punto per punto cerco di capire se sono riuscita a realizzare quell’obiettivo o se sono ancora lontana. Ricordati di essere sincera/o con te stessa/o, senza criticarti e/o giustificarti troppo. Questo ti aiuterà a capire se stai crescendo e come. Se leggendo stai pensando “sicuramente mi dimenticherò di rileggerla dopo un anno”, ti voglio rassicurare: all’inizio avevo la stessa paura, ma poi mi sono resa conto che quando la fine dell’anno si avvicina, è impossibile non pensarci.
Punto due: Domande da pormi.
A questo punto, dopo aver riletto tutti i miei obiettivi e spuntato quelli che ho portato a termine, mi pongo le seguenti domande. (Personalmente io le trascrivo proprio sullo stesso foglio).
-Sono stata/sono felice?
- Sono orgogliosa di me?
-Ho raggiunto i miei obiettivi? Se si, quali?
-Cosa va bene?
-Cosa devo migliorare/cambiare?
Penso che porsi queste domande sia fondamentale, perché ci aiuta a comprendere affondo i nostri sentimenti e a conoscerci meglio.
Queste stesse domande, me le pongo ogni mese nel mio check finale. (Ne parlerò meglio nel prossimo articolo: “come organizzo le mie agende e perché”, se sei interessata/o iscriviti alla newsletter. Ti lascio qui il link).
Punto Tre: Cosa ho imparato.
Questo punto consiste più che altro in una conversazione con se stessi.
E’ un riguardare l’anno appena trascorso per cercare di individuare, se ci sono stati, gli “errori” commessi.
Per me è sempre molto emozionante ripensare al passato, perché mantengo vivi i ricordi accumulati in quei 365 giorni.
Punto 4: I miei nuovi obiettivi.
Finalmente posso scrivere la mia lista, più consapevole di me stessa e delle mie esigenze. Solitamente scrivo tra i 6 e i 10 propositi, alcuni più vaghi e altri più specifici. Preferisco sempre non esagerare e focalizzare la mia attenzione su meno cose possibili. Questo per due motivi principali;
1) Non mi sento avvilita dalle troppe cose da portare a termine, (ne parlo anche qui, ti lascio il link se ti interessa).
2) Ho meno possibilità di non portarli a termine e di sentirmi, poi, irrealizzata.
Cosa significa per me
Per me, ormai, il momento dei buoni propositi è una vera e propria tradizione. Ogni anno apro quella busta e mi faccio travolgere dai ricordi e dalle sensazioni, belle e brutte. Inoltre per me, che ho conservato tutte le liste, è bello anche vedere come i miei obiettivi cambiano a pari passo con me.
Detto questo, ti lascio in allegato un settaggio già pronto per poter essere arricchito con i tuoi buoni propositi! Disponibile in 3 diverse colorazioni: nero, Tiffany e Nude.
Per non perdere i prossimi post iscriviti alla newsletter, e seguimi su: instagram, pinterest e tik-tok!
Nero
Tiffany
Nude
Comments