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Essere perfezionisti, le conseguenze.

Immagine del redattore: Lory DamLory Dam


Ciao! Se sei un perfezionista sei nel posto giusto. So che nella concezione comune “essere perfezionisti”, sembra essere quasi un vanto, ma non è così.(o almeno non per me). Di me stessa dico sempre che uno dei miei più grandi difetti è proprio il perfezionismo. Questo perché ha condizionato così tanto aspetti importanti della mia vita, che sono arrivata ad odiarmi per questo. Per spiegarmi meglio ho bisogno di raccontarti una cosa:

Ho frequentato la facoltà di architettura per ben due anni. E’ sempre stato il sogno della mia vita diventare architetto, o insegnare storia dell’arte.

Insomma mi iscrivo ad architettura e passo il test di ammissione. Felicità ed eccitazione a mille. Questo finché qualcosa dentro di me si spezza facendomi cadere in una sorta di depressione (non sono mai andata da uno psicologo, quindi non mi sento di definirla tale), che mi ha segnato profondamente. Non uscivo, non parlavo con nessuno, mi sono isolata da tutti per quasi 1 anno e mezzo.

Ti starai chiedendo cosa c’entra tutto questo con l’essere perfezionisti, beh è un punto fondamentale...

Quando frequentavo architettura, per quanto mi impegnassi e studiassi fino a tardi, la mia insicurezza mi fermava. Se non arrivavo ad una consapevolezza tale di studio, non mi presentavo ad un esame. Nulla di strano, se non fosse per il fatto che avrei potuto dare ogni singolo esame dato che, proprio perché perfezionista, li avevo preparati e anche abbastanza approfonditamente.

La paura mi fermava, il mio perfezionismo malato e ossessivo mi fermava perché non mi sentivo mai all’altezza.

Questo ha influito su tanti aspetti della mia vita, fino ad arrivare ad un punto di non ritorno.

Con questo non voglio dire che il mio “fallimento” sia dovuto al perfezionismo ma che è stato un fattore scatenate.

Tutto questo per dirti che il perfezionismo, almeno per me, è sinonimo di insicurezza. Senti che se non dai il 100% e anche di più, non riuscirai a farcela. E’ giusto impegnarsi ed è giusto dare il meglio, ma non deve diventare una malattia. Se pensi che non fare una cosa perché non fatta bene ( o almeno non bene per i tuoi standard) sia meglio che provarci, devi cambiare qualcosa…

Devi volerti bene e devi capire che se anche non tutto è perfetto come volevi, devi andare avanti e impegnarti.

Non si possono spendere ore e ore della propria vita per cose che ore non le richiedono.Si deve trovare un giusto equilibrio tra le cose (questo è proprio uno dei miei buoni propositi per l’anno nuovo).

Se stai pensando: “Ma quindi sbaglio ad investire tutto nelle cose che faccio?”, la mia risposta è : “No , se ti rende felice”. Se sei felice di quello che fai e di quello che sei, perché dovresti cambiare?!

Questo discorso, un po' confuso lo ammetto, vale se quello che fai ti fa del male, se sacrifichi te stessa per tutto quello che ti circonda. Perdonati se fai qualche errore, siamo umani, non stare lì a torturarti se qualcosa non va bene, può capitare. Goditi gli attimi, goditi il lavoro, e sii felice del risultato o comunque del tuo impegno.. E ricordati che, comunque andrà, tu vali e anche tanto!


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Alla prossima!

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